Ci mettiamo in strada presto, non prima di avere fatto scorta d’acqua. Anche oggi la strada sembra essere stata tracciata sulla cartina con un righello. Il vento è laterale e non molto a favore, così siamo costretti a viaggiare lentamente e con qualche difficoltà benché la strada sia quasi tutta pianeggiante.
Verso mezzogiorno raggiungiamo Chebika, la prima oasi di montagna che visiteremo in questo viaggio. Rimaniamo a pranzo presso un localino vicino il palmeto di Chebika. Ci inoltriamo subito dopo a piedi all’interno dello stesso per ammirare meravigliati come l’acqua possa nascere in una zona così arida ed inospitale. Ne approfittiamo per riposarci all’ombra delle palme con i piedi immersi in quest’acqua fresca.
Ripartiamo verso le 14:00 in direzione Tamerza. Abbiamo altri 15 km circa da percorrere ma sappiamo che saranno piuttosto duri in quanto ci aspetta una bella salita con parecchi tornanti. Infatti il gruppo si allunga molto e ognuno sale con il suo passo. Chiaramente facciamo qualche sosta lungo la salita per riprendere fiato e per fare qualche bella foto.
Prima di arrivare a Tamerza ci fermiamo a visitare la parte finale dell’oasi dove è presente una piccola cascata. Per raggiungere Tamerza ci infiliamo dentro una stradina che poi ci porterà all’interno di un palmeto e ci farà sbucare proprio davanti il cartello della città.
In cima troviamo alcuni turisti che ci avevano superato in salita con i loro SUV. Vedendoci ci applaudono come se avessimo conquistato un gran premio della montagna. Distanza percorsa circa 70 km.
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