La mattina in treno fino a Trieste, arrivati verso le 10.00,
sembra che siamo pronti ci muoviamo ma ci imbattiamo in una osteria triestina e
lì, subito, un paninazzo con la “porcina”, qualcosa di estremamente delizioso e
molto calorico, in linea di massima un alimento non proprio da salutisti né
tanto meno da vegani (in sostanza maiale, chiamato anche mas-cio).
Poi inizia l’avventura, salita e salita fino al confine
sloveno, poi sali scendi a non finire, ancora salita fino al confine croato e
poi una velocissima e lunghissima discesa fino a Rijeka (Fiume).
Qui, sono circa le 15,30, ci facciamo un improbabile
spaghetto alla carbonara, inutile dire che ciò che non poté il cuoco, poté la
fame.
Ripartenza e dopo altri 30 km circa si arriva a Crikvenica.
La nostra prima meta come da programma.
Sistemazione presso l’HOTEL KASTEL con mensa (self service)
compreso nel prezzo.
Il punto è che anche le bibite erano comprese, quindi gli
amici che pedalano, che notoriamente sono degli astemi e conducono vita da
atleti, non hanno minimamente approfittato di questo benefit (da crederci?).
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