Viste le temperature ancora gradevoli, oggi ci siamo cimentati in un percorso facile, tutta pianura e una sola salita finale. Le mete di oggi saranno due Ville Palladiane che si trovano nel basso vicentino.
Partiamo verso le 13.00 dal piazzale del municipio di Sarego e imboccchiamo la ciclabile che ci porta fino a Lonigo. Raggiungiamo poi Alonte attraverso una strada interna poco traffficata e successivamente Orgiano, Cagnano e finalmente giungiamo a Pojana Maggiore dove poco fuori paese si presenta Villa Pojana del Palladio (Patrimonio dell'UNESCO).
A commissionare la villa nel 1546 fu Bonifacio Poiana, rappresentante di una famiglia vicentina che
per i servigi resi alla Repubblica di Venezia ai tempi della Guerra
della Lega di Cambrai ebbe assegnata una vastissima tenuta in queste
fertili campagne. I lavori terminarono nel 1563, quando fu compiuta la decorazione interna eseguita per mano dei pittori Bernardino
India e Anselmo Canera e dello scultore Bartolomeo Ridolfi.
Villa Pojana |
Ci rimettiamo in bici e ci dirigiamo verso la seconda meta: Villa Saraceno.
Pedialiamo fortunatamente su strade di campagna poco trafficate e quindi possiamo goderci serenamente il panorama che ci viene offerto.
La villa di trova ad Agugliaro, il progetto della villa,
che fu costruita da Palladio nel 1548 ca., prevede due barchesse laterali formate rispettivamente da due
bracci. Venne eretta, e solo in parte, quella di destra. La villa venne affrescata per volontà
dei Saraceno nel Cinquecento ed oggi è visibile solo parte della
decorazione.
Villa Saraceno, dopo molti anni di
degrado, è stata completamente ristrutturata ed in modo egregio per
opera della società inglese The Landmark Trust.
Villa Saraceno |
Rientriamo verso Sarego attraversando la meravigliosa Val Liona passando per Sossano, Campolongo, San Germano dei Berici e per la suggestiva zona dei Mulini della Val Liona.
Superata infine la salita di Boca d'Ascesa (1,5 km al 6%) raggiungiamo l'ultima tappa della giornata: Villa Trissino (o meglio parte di Villa Trissino) a Meledo.
Il progetto prevedeva un edificio padronale ruotante attorno ad una sala
centrale circolare e coperta da una cupola, e due barchesse che
avrebbero dovuto abbracciare l’area antistante. Lungo il
fiume si eleva una costruzione cinquecentesca formata da un
porticato e da una torretta. È difficile affermare con sicurezza che sia
opera di Palladio a causa di alcune incertezze nella distribuzione
degli elementi che potrebbero essere state causate dal fatto che
l’architetto non diresse personalmente i lavori di costruzione.
Barchessa di Villa Trissino |
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