Visualizzazione post con etichetta Veneto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Veneto. Mostra tutti i post

lunedì 1 maggio 2017

Ciclovia del Sile da Treviso a Punta Sabbioni (con variante di prosecco al Lido)

Finalmente, dopo anni di attesa, sospensione dei lavori e altre faccenducole che ai ciclo-amatori rimangono indifferenti, il percorso da Treviso a Punta Sabbioni è completamente ciclabile (a parte qualche tratto su strada promiscua che si vedrà).
Mancava il tratto fondamentale da Portegrandi – Caposile che, miracolosamente, è stato inaugurato e aperto il 9 aprile 2017.
Quindi gli Amici che pedalano non potevano non percorrerlo tutto.
30 Aprile 2017, alle 9.00 si parte siamo in 11, dalla stazione di Treviso dove siamo giunti con il treno Regionale Veloce partito alle ore 8.00 da Vicenza (con cambio a Mestre).
Si attraversa una minima parte della città aggirando le mura medioevali e, alla fine della Via J. Tasso, si prende sulla destra l’alzaia del Sile: qui inizia la ciclovia E4.
Il percorso si sviluppa inizialmente seguendo l’argine sinistro del fiume, tra salici e pioppi, ed è assolutamente ciclo-pedonale. Poi, dopo alcuni chilometri si passa sulla destra orografica da dove si possono notare imbarcazioni da trasporto di antica data, abbandonate nel cosiddetto “cimitero dei burci”.
A Casier una prima sosta per rifocillarci e si riparte.
Da Casier a Quarto d’Altino il collegamento è completamente ciclabile, la giornata fresca e soleggiata favorisce la visione di un paesaggio che muta continuamente, praticamente è sempre possibile fare birdwatching.
Attenzione al passaggio in prossimità di Casale sul Sile, non andare in direzione del centro del paese ma, in corrispondenza della strada provinciale Roncade Casale, cercare l’attraversamento ciclabile che porta sulla sinistra del fiume.


Poi località Musestre, Quarto d’Altino, Portegrandi (percorsi 35 km) da dove, attraversata la chiusa, inizia il rettilineo (10 km) che segue la destra del Taglio del Sile, opera di ingegneria idraulica costruita dai veneziani alla fine del'400 per difendere la città e la Laguna dal lento ma inesorabile interramento provocato dal trasporto di limi, in questo modo l'originario corso del fiume, che sfociava a Portegrandi, è stato deviato aggirando tutta la laguna nord per costringere le sue acque a sfociare sul mare all'altezza dal Cavallino. Laguna salva. Analoga cosa i veneziani fecero per il fiume Brenta. Alla fine del percorso lungo il Taglio si giunge a Caposile.
Si costeggiano le barene e la Laguna di Venezia con colpi d’occhio straordinari sull'orizzonte chiuso dalle sagome dei campanili di Venezia e dell'estuario.
Giunti a Caposile (percorsi circa 50 km), sulla nostra sinistra c'è il ponte di barche che permette di attraversare il Taglio del Sile (ma non si deve attraversare), il percorso quindi prosegue per via Salsi, strada con traffico promiscuo, ma discretamente contenuto almeno in questa stagione, che segue l’argine destro del Sile giunto ormai quasi alla foce artificiale.
Si decide la sosta pranzo, scegliamo Contry House Salomè, sempre lungo la via Salsi alle porte di Jesolo Paese.
Vedere la nostra recensione completamente negativa già inviata per la pubblicazione su Trip Advisor.
A parte la lunga attesa (i ciclisti notoriamente quando devono fare il pieno non amano attendere), abbiamo mangiato un improbabile antipasto impostoci praticamente con la forza dal titolare che sembrava più interessato a proseguire la siesta in giardino, piuttosto che preparare da mangiare.
Antipasto con olive (comunissime confezionate Zuccato), qualche tarallo (taralli pugliesi a Jesolo? Si esatto), e altre sciocchezze prive di sostanza ma del tutto scenografiche, innaffiate da un vino pessimo da torcibudella.
In seguito, dopo lunga attesa, oltre un’ora dal nostro arrivo, una cucchiaiata di risotto agli asparagi (almeno questa era la pretesa dello chef, ma sinceramente possiamo dare un voto 4) e bis di pappardelle (poche e impaccate) con un sugo (sic) indefinibile.
Vino come detto pessimo, il tutto per € 28 a cranio. In conclusione cancellare questo luogo dalle possibili soste.
Si riparte e raggiungiamo Jesolo Paese, qui si imbocca a destra, dopo circa 3-400 metri in centro abitato, Via Parco della Rimembranza fino a costeggiare nuovamente l'argine destro del Sile e, giunti a un bivio, si prende a sinistra dove inizia un percorso straordinario (Via Cristo Re) che ci conduce, dopo alcuni km, alle chiuse di Canale Casson che si attraversano entrambe in un ambiente molto particolare.
Poi si prosegue costeggiando il canale fino al centro abitato del Cavallino.
Qui varie possibilità dal centro urbano, vie ciclabili intervallate a strade promiscue, comunque sempre con la laguna alla nostra destra si giunge a Punta Sabbioni. Abbiamo percorso 83 Km.
Da Punta Sabbioni imbarco per il lido su Motonave. Attenzione non tutti i collegamenti da Punta Sabbioni al Lido imbarcano le bici è consigliabile controllare gli orari sul sito di ACTV linee di navigazione.


Sbarchiamo al Lido Santa Maria Elisabetta e facciamo un piccolo giro lungo il Gran Viale dove, immersi in atmosfere anni '30 (tutto al Lido è fermo a quei momenti), ci facciamo una magnum di prosecco e poi via lungo le strade d'altri tempi dell'isola per raggiungere a San Nicoletto l'imbarcadero del ferry boat che ci porterà al Tronchetto.



Quindi Piazzale Roma e Stazione FS Santa Lucia attraversando il Ponte di Calatrava e treno per il ritorno a casa.

Note:
1. il percorso richiede l'intera giornata, tenuto conto dei tempi per gli spostamenti in treno e in mare;
2. circa il 70% del percorso è sterrato;
3. sul rettilineo Portegrandi Casale non c'è alcuna possibilità di rifornimento di acqua, quindi in giornate estive fare molta attenzione a non rimanerne sprovvisti;
4. i punti di ristoro veri e propri sono pochi: possibili soste con bar e bagni sono a Casier, e Jesolo mentre nel tratto Cavallino Punta Sabbioni non ci sono problemi.

venerdì 12 ottobre 2012

Giro tra le Ville Palladiane del basso vicentino

Viste le temperature ancora gradevoli, oggi ci siamo cimentati in un percorso facile, tutta pianura e una sola salita finale. Le mete di oggi saranno due Ville Palladiane che si trovano nel basso vicentino.
Partiamo verso le 13.00 dal piazzale del municipio di Sarego e imboccchiamo la ciclabile che ci porta fino a Lonigo. Raggiungiamo poi Alonte attraverso una strada interna poco traffficata e successivamente Orgiano, Cagnano e finalmente giungiamo a Pojana Maggiore dove poco fuori paese si presenta Villa Pojana del Palladio (Patrimonio dell'UNESCO).
A commissionare la villa nel 1546 fu Bonifacio Poiana, rappresentante di una famiglia vicentina che per i servigi resi alla Repubblica di Venezia ai tempi della Guerra della Lega di Cambrai ebbe assegnata una vastissima tenuta in queste fertili campagne. I lavori terminarono nel 1563, quando fu compiuta la decorazione interna eseguita per mano dei pittori Bernardino India e Anselmo Canera e dello scultore Bartolomeo Ridolfi.
Villa Pojana
Villa Pojana


Ci rimettiamo in bici e ci dirigiamo verso la seconda meta: Villa Saraceno.
Pedialiamo fortunatamente su strade di campagna poco trafficate e quindi possiamo goderci serenamente il panorama che ci viene offerto.
La villa di trova ad Agugliaro, il progetto della villa, che fu costruita da Palladio nel 1548 ca., prevede due barchesse laterali formate rispettivamente da due bracci. Venne eretta, e solo in parte, quella di destra. La villa venne affrescata per volontà dei Saraceno nel Cinquecento ed oggi è visibile solo parte della decorazione.

Villa Saraceno, dopo molti anni di degrado, è stata completamente ristrutturata ed in modo egregio per opera della società inglese The Landmark Trust

Villa Saraceno


Rientriamo verso Sarego attraversando la meravigliosa Val Liona passando per Sossano, Campolongo, San Germano dei Berici e per la suggestiva zona dei Mulini della Val Liona.
Superata infine la salita di Boca d'Ascesa (1,5 km al 6%) raggiungiamo l'ultima tappa della giornata: Villa Trissino (o meglio parte di Villa Trissino) a Meledo.
Il progetto prevedeva un edificio padronale ruotante attorno ad una sala centrale circolare e coperta da una cupola, e due barchesse che avrebbero dovuto abbracciare l’area antistante. Lungo il fiume si eleva una costruzione cinquecentesca formata da un porticato e da una torretta. È difficile affermare con sicurezza che sia opera di Palladio a causa di alcune incertezze nella distribuzione degli elementi che potrebbero essere state causate dal fatto che l’architetto non diresse personalmente i lavori di costruzione.

Barchessa di Villa Trissino


domenica 30 settembre 2012

Dalle Dolomiti a Venezia

Dai paesaggi delle Dolomiti alle lunghe vedute sulle distese pianeggianti della laguna, il panorama che si incontra durante questo itinerario cambia passando attraverso i morbidi versanti delle Prealpi trevigiane.
Il percorso offre l'opportunità di conoscere il territorio dalla provincia di Belluno, fino a Venezia.
Si parte da Belluno per scoprire una regione tra le più variegate della Penisola. Dalle ciclovie, tra boschi e sentieri, alle piste che collegano un luogo a un altro. Lasciata Belluno, l'itinerario prevede una discesa lungo il corso del Piave in direzione del Cansiglio, da dove poi raggiungere la fertile regione dell'Alpago. Tutto il percorso è costellato di piccoli paesi dov'è custodita la prelibata tradizione culinaria, da abbinare ai vini locali.
Il Passo del Fadalto porta a Vittorio Veneto (Treviso) e al Museo della Battaglia che raccoglie numerose testimonianze della Grande Guerra. Ripresa la strada si arriva a Conegliano con il suo bel castello medievale. Attraverso Susegana e Montebelluna si giunge a Treviso, centro culturale con preziose meraviglie architettoniche collegato alla terraferma veneziana da un bell'itinerario lungo il fiume Sile.


Fonte: veneto.to
Vedi anche: Itinerari ciclabili in Veneto

lunedì 17 settembre 2012

Resoconto pedalata

Bellissima giornata quella di ieri. Ci siamo trovati alle ore 9.00 tutti noi ACP e pian pianino anche tutte le altre persone che si sono iscritte alla pedalata.
Il parco giochi di Monticello di Fara era pieno di gente. Alle 9.30 dopo le consuete raccomandazioni siamo partiti. Un lungo serpentone lungo più di 500 metri di famiglie con bambini sui seggiolini, bambini con biciclette nane, giovani, nonni. Insomma un gran bel gruppo composto da circa 150 persone.
Il tour ha attraversato tre comuni, il Comune di Sarego, il comune di Brendola e il Comune di Montebello Vicentino.
Dopo circa 20 km percorsi in poco meno di 2 ore siamo approdati al ristoro presso la Cantina Chiarello, grande festa e allegria tutti insieme. Dopo di ciò siamo rientrati a Monticello di Fara attraversando il Comune di Montebello Vicentino e li ci aspettava un fantastico il pranzo preparato dal Comitato Sagra di Monticello di Fara.
Tutto il ricavato di 460 euro al netto delle spese è stato devoluto in beneficenza all'Associazione Progetto Alépé che sostiene l'opera di assistenza di Suor Tiziana Maule nella città di Alepè in Costa d'Avorio.

giovedì 30 agosto 2012

Pedalata di beneficenza 16 settembre

L'Associazione onlus Progetto Alepè ha lo scopo di valorizzare e sostenere l'opera di Suor Tiziana Maule, da anni impegnata attivamente nell'assistenza e nell'aiuto degli abitanti della città di Alepè in Costa d'Avorio.
Domenica 16 settembre Progetto Alèpè in collaborazione con Amici che pedalano ha organizzato una pedalata di beneficenza per raccogliere fondi da devolvere a Suor Tiziana e al suo ospedale.
Il percorso è molto facile, adatto a tutti totalmente su asfalto, con dislivelo minimo e si snoda tra i comuni di Sarego, Brendola e Montebello Vicentino. A metà percorso è previsto un ristoro con degustazione vini presso l'Azienda Agricola Chiarello Gianni e al rientro è previsto il pranzo.

Per motivi organizzativi le adesioni si accettano entro e non oltre il 9 settembre contattando il n° 340-9724771 oppure amicichepedalano[at]gmail.com

Il contributo per partecipare alla manifestazione che comprende "pedalata+ristoro con degustazione+pranzo" è di 9 euro mentre per minori fino a 10 anni l'adesione è gratuita.
Vi aspettiamo numerosi!!

Per raggiungerci domenica mattina l'indirizzo è il seguente: Via Divisione Julia 6, 36040 sarego (VI)

Clicca sul manifesto



Itinerario ciclabile 1805100 - powered by Bikemap 

domenica 29 luglio 2012

Da Vicenza ai Castelli di Romeo e Giulietta

Ulisse oggi fa proprio quello che il meteo aveva previsto. Noi però lo freghiamo dandoci appuntamento alle 6.15 AM per compiere la consueta uscita domenicale.
La meta sarà il Santuario di Monte Berico attraverso la dorsale Berica, poi vedremo di continuare se le temperature ce lo permetteranno. Il percorso è tutto su asfalto, abbastanza facile con pendenze non impegnative.
Partiamo quindi da Brendola passando per Perarolo, Arcugnano e raggiungendo il Santuario di Monte Berico in poco più di un'ora.

La temperatura è ancora gradevole quindi si decide di scendere a Vicenza e di proseguire per Sant'Agostino, Valmarana per poi arrivare ai Castelli di Romeo e Giulietta di Montecchio Maggiore. Il tragitto che ci ha portato a Valmarana ha qualche strappetto un pò impegnativo ma il panorama che è possibile ammirare sulla sommità vale la sudata.

Castello di Giulietta

Per raggiungere i castelli è prima necessario percorrere un paio di km sul pianeggiante ed attraversare Alte Ceccato e Montecchio Maggiore. Poi la strada si inerpica per la collina. Anche qui qualche strappo impegnativo ma per il resto la strada è abbastanza scorrevole.

Castello di Romeo

Troverete qui in fondo la traccia GPS del percorso che si snoda su strade promiscue per raggiungere i Castelli di Romeo e Giulietta dalla stazione dei treni di Vicenza. Non si tratta del percorso più breve, bensì del percorso che abbiamo disegnato noi oggi.

Scarica la traccia (tasto destro)

venerdì 27 luglio 2012

L'anello del Veneto

Anello del Veneto
L'Anello del Veneto è un percorso cicloturistico circolare attorno alle province di Venezia, Padova, Vicenza e Treviso passando per la pedemontana e toccando le città più belle della regione.
Partendo da Venezia, s'imbocca la Ciclovia delle Isole della laguna, che attraversa le isole per giungere a Chioggia (Venezia). Visitato il centro storico, si prosegue lungo l'argine del Bacchiglione e si arriva fino agli stabilimenti termali più antichi d'Europa, le Terme Euganee (Padova). Da qui si può in poco tempo raggiungere il centro di Padova.

Seguendo ancora il Bacchiglione, si arriva a Vicenza e al suo centro storico Patrimonio dell'umanità. Dopo una sosta in città, si prende la direzione della pedemontana verso Marostica e Bassano del Grappa (Vicenza), la prima famosa per la partita a scacchi, la seconda per il Ponte degli Alpini del Palladio.
Si giunge poi ad Asolo (Treviso), uno dei ''Borghi più belli d'Italia'', mentre la vicina Maser (Treviso) ci offre Villa Barbaro, con i suoi preziosi affreschi del Veronese. Passando per Montebelluna (Treviso), la natura del Montello è a un passo, e poco dopo ci aspetta Treviso e il suo centro storico. Dalla capitale del radicchio rosso, sfruttando la ciclovia del GiraSile, lungo le rive del fiume omonimo si ritorna nuovamente in laguna.

Scarica gli itinerari 2-1, 2-2, 2-3, 2-4, 2-5, 2-6
Fonte: veneto.to
Vedi anche: Itinerari ciclabili in Veneto

lunedì 23 luglio 2012

Via del mare

Il lungo litorale veneto è caratterizzato da paesaggi in cui domina l'elemento ''acqua'': dagli scenari del Delta del Po alle valli da pesca, raggiungendo la Laguna di Venezia dopo aver attraversato le foci dei fiumi Adige e Brenta, e poi verso la parte orientale della costa, dove si attraversano i fiumi Sile, Piave, Livenza e infine Tagliamento.
L'itinerario parte dal centro storico di Rovigo. Da Rovigo ci si dirige verso Adria (Rovigo) e il Delta del Po, un'area popolata da numerose specie di uccelli acquatici.
Dal Delta del Po si risale poi verso Chioggia (Venezia), "la piccola Venezia". Si raggiunge poi il tratto di litorale rinomato per le lunghe spiagge di fine sabbia dolomitica e le verdi pinete, meta prediletta dei tanti turisti che ogni estate affollano i campeggi e le strutture alberghiere di Treporti, Cavallino, Jesolo, Eraclea Mare, Caorle. Dopo aver ammirato l'incantevole Santuario della Madonna dell'Angelo si riparte verso le tappe conclusive dell'itinerario, lungo piste ciclabili, per terminare una volta giunti al faro di Bibione, alla foce del Tagliamento.


Fonte: veneto.to
Vedi anche: Itinerari ciclabili in Veneto


domenica 17 giugno 2012

Ciclabile del Brenta e giro del Lago di Levico

Oggi appuntamento a Vivaro per pedalare sulla cista ciclabile del Brenta. Partenza da Cornale dove parcheggiamo le auto e iniziamo il nostro percorso. In questa zona il sole non si vede e mai e anche l'ora mattutina fa si che l'aria sia ancora fredda. Bastano pochi km però per scaldarci.
Attenzione!! Dopo circa 4 km la pista viene interrotta a causa di una frana. E' necessario seguire le indicazioni della cartellonistica.

Borgo Valsugana

Il fondo della pista è bello, scorrevole, la cartellonistica è chiara abbondante e sempre visibile.

Ciclabile Brenta

Oltre alla pista ciclabile ci siamo cimentati nel giro del Lago di Levico per raggiungere il Forte Tenna. Qui troverete della cartellonistica che regola l'uso della bicicletta, vi raccomandiamo di seguire sempre le indicazioni.

Forte Tenna

In queste foto potete osservare alcuni panorami che si possono ammirare lungo la ciclabile e nei pressi di Forte Tenna (oltre alla nostra sosta panino di metà mattinata).
Come ormai da tradizione pranziamo presso il Ristorante al Pescatore.



Al ritorno facciamo sosta al bicigrill di Tezze di Grigno dove incontriamo l'amico Tony che aveva appena completato una escursione con il suo amico e rivale Leo.


Unica nota dolente della giornata è stata la strisciata contro una staccionata che ha provocato qualche piccola escoriazione a Massimo. Ovviamente noi che siamo previdenti avevamo il nostro kit di primo soccorso con il quale abbiamo portato le cure necessarie per poter proseguire.


venerdì 15 giugno 2012

E siamo a 20 paesi!!

Continua ad aumentare il numero di persone che visitano il nostro blog.
Abbiamo raggiunto il fantastico traguardo di venti diversi paesi del mondo che si sono collegati per leggere le nostre avventure. Un risultato che per noi è pazzesco visto che il blog era nato per tenere aggiornati i nostri amici sui nostri viaggi e spostamenti. Ringraziamo tutti di cuore per questo traguardo inaspettato.

lunedì 11 giugno 2012

Memorial Pilotto 2012 concluso

Ieri abbiamo partecipato al Memorial Pilotto, come sempre organizzato alla perfezione dal TEAM LE AQUILE di Sarego con il supporto dell' ASD PRO SAREGO.
Pubblichiamo qualche foto a testimonianza della bella manifestazione.

Veduta Villa La Favorita
Veduta Villa La Favorita

Scarica la traccia (tasto destro)

sabato 9 giugno 2012

Memorial Mauro Pilotto 2012

Come ogni anno il Team MTB LE AQUILE di Sarego organizza il Memorial Mauro Pilotto giunto quest'anno alla sesta edizione. Si svolgerà il 10 giugno e si tratta di una manifestazione non competitiva e benefica. Infatti l’intero ricavato al netto delle spese sarà devoluto in beneficenza alla Missione Medellin Bogotà in Colombia.
La manifestazione si divide in slow bike, bici da strada e mountain bike e si concluderà come sempre con il pranzo a Villa La Favorita (Monticello di Fara - Sarego).
Noi ci saremo.



sabato 2 giugno 2012

Ciclovia del fiume Mincio

Ciclovia Mincio
La ciclovia lungo il fiume Mincio si sviluppa quasi esclusivamente su piste ciclabili pianeggianti, asfaltate e ben segnalate. Il percorso inizia a Peschiera del Garda.
Lasciata Peschiera, costeggiando il fiume, si attraversano i dolci paesaggi delle colline moreniche fra distese di cereali e vigneti. Oltrepassato il borgo di Salionze, sulla sponda mantovana si distingue il castello di Monzambano che racchiude un centro storico ben conservato.
Dopo circa 15 chilometri dalla partenza si arriva a Valeggio sul Mincio, città turistica che ha conservato le originali fortificazioni medioevali realizzate dagli Scaligeri, signori di Verona. Alle porte della città una breve deviazione permette di visitare il Parco Sigurtà, giardino tra i più famosi ed affascinanti d'Italia, o in alternativa, il centro fortificato sulla collina e il pugno di case di Borghetto, dove è possibile ammirare gli antichi mulini e il ponte Visconteo.
Ritornati sulla ciclabile si prosegue sempre verso sud, fino a Pozzolo dove si può prevedere una sosta nel verde dell'oasi della Centrale del Corno. Da questo punto si lascia il fiume Mincio per pedalare sull'argine del canale scaricatore Pozzolo - Maglio.


Lungo la pista ciclabile, alcuni cartelli turistici indicano due possibili deviazioni verso le aree naturalistiche del Parco Bertone e del Bosco Fontana. Quest'ultimo, in particolare, è un raro esempio di foresta planiziale, oggi tutelato dal Parco Regionale del Mincio.
Nell'ultimo tratto del percorso i campi coltivati lasciano sempre più spazio alle aree urbanizzate, fino all'ingresso della città di Mantova. Il Mincio in questo punto si allarga a formare un sistema di laghi. Varcato il lago Superiore si entra nel centro storico della città rinascimentale che conserva ancora intatti i gioielli architettonici commissionati dalla signoria dei Gonzaga.

Lunghezza: 44 chilometri

Scarica la brocure
Scarica la traccia GPS (tasto destro)
Fonte: veneto.to
Vedi anche: Itinerari ciclabili in Veneto

domenica 13 maggio 2012

Ciclovia della ex ferrovia Piovene - Arsiero

Parliamo oggi di una pista che se pur breve, circa 7 km, è una vera emozione percorrerla.
Questa pista ciclo pedonale è stata ricavata sul tracciato della vecchia ferrovia Rocchette-Arsiero. Sono presenti anche delle brevi gallerie illuminate che rendono ancora più suggestiva questa passeggiata.
E' un tracciato adatto a tutti dove è possibile incrociare dalle MTB, ai passeggini ai nordic walkers.
Per chi volesse fare una sosta rigenerante può farlo presso la ex stazione di Velo-Seghe trasformata in bar/ristorante o presso il chiosco (con parco giochi) anch'esso posizionato sul percorso.
Il panorama è molto vario e spazia dalle bellissime campagne coltivate alle vedute del Cimone di Tonezza, del Cengio, del Paù, e del gruppo Priaforà-Novegno-Summano.

Giunti a Arsiero, dove la pista ciclabile ha termine, è possibile proseguire alla volta della Val Posina attraverso il sentiero dei "Stancari". Questo tratto ufficialmente chiuso al transito pedonale per caduta frane, (!!!!) sebbene siano molti i ciclisti a percorrerlo, è decisamente più impegnativo della pista ciclabile che abbiamo appena lasciato. Il fondo è sterrato, sconnesso e sono presenti sassi e ciotoli. Una volta completato si sbuca sulla strada provinciale della Val Posina dopo la galleria. Da qui si può proseguire per Castana, Posina o Laghi.





Itinerario ciclabile 1572203 - powered by Bikemap 

venerdì 11 maggio 2012

Ciclovia delle isole di Venezia

Partendo da Chioggia conviene prendersi del tempo per visitare il centro storico dall'originale forma a lisca di pesce. Visitare le calli e i campielli consente di apprezzare i bellissimi palazzi di ogni epoca e il colorato mercato del pesce. L'imbarco dei mezzi pubblici si trova a pochi passi dal caratteristico Ponte Vigo e con il ferry boat è possibile raggiungere in breve l'isola di Pellestrina.
Nell'isola veneziana si scende nei pressi dell'oasi naturalistica di Ca' Roman; si incontrerà prima il centro abitato di Pellestrina con le abitazioni dei secoli XVI e XVII e poi il borgo di Portosecco. All'estremità nord dell'isola sorge il porto di S. Pietro in Volta con la settecentesca chiesa attorniata da basse case di pescatori, vigne ed orti. Da qui ci si imbarca per la vicina isola del Lido.

Scarica la brocure
Scarica la traccia GPS (tasto destro)
Fonte: veneto.to
Vedi anche: Itinerari ciclabili in Veneto

sabato 5 maggio 2012

Da Altavilla Vicentina all'Altopiano di Asiago

La giornata di oggi non prevede niente di buono sotto l'aspetto meteorologico. Nubi minacciose all'orizzonte, decidiamo però di uscire ugualmente e di rischiare.  
La meta la decidiamo la mattina stessa: la salita del castelletto di Rotzo, poi il resto si vedrà. Partiamo quindi passando Vicenza, Thiene, Arsiero e iniziando la salita a Pedescala. la salita è lunga circa 12-13 km, molto pedalabile, non ci sono strappi o pendenze troppo impegnative. Ovviamente dipende da come la si affronta.
Panorama dalla salita del Castelletto
 
Salita Castelletto di Rotzo
Da lì proseguiamo per Rotzo, Mezzaselva e Canove di Roana.
A Canove di Roana nei pressi della pista ciclopedonale "Strada del vecchio trenino" facciamo sosta presso la Trattoria Waister gestita da Stefano che ci ha riservato una grande accoglienza.
Ottime le pappardelle ai funghi di bosco e la Birra Pedavena. Ottima anche l'accesibilità dalla Ciclopedonale.
Dopo esserci rifocillati, riprendiamo la pista ciclabile che ci porterà a Cesuna, Treschè Conca e poi sulla strada del "Costo"che ci riporterà in pianura.
Proseguiremo per Chiuppano, Carrè, Thiene, per poi raggiungere Dueville, Vicenza ed Altavilla.


Itinerario ciclabile 1570696 - powered by Bikemap 

martedì 1 maggio 2012

Ciclabile Agno-Guà da Montecchio Maggiore a Valdagno

Vi parliamo oggi di una pista ciclabile forse un pò snobbata ma che non ha nulla da invidiare alle più note piste ciclabili della provincia di Vicenza.
Parliamo della pista ciclabile che da Montecchio Maggiore porta a Valdagno, detta Ciclabile Agno-Guà.
Questa ciclovia inizia a circa metà strada tra Montecchio Maggiore ed Arzignano. Come punto di rferimento più comodo e conosciuto abbiamo preferito tracciare questa ciclabile dal piazzale di fronte il Duomo di Montecchio Maggiore.
Inizia quindi la nostra pedalata costeggiando i colli che ospitano i castelli di Giulietta e Romeo seguendo Via Roma, Via San Bernardino, Via Monte di Pietà, Via Martiri della Libertà, Via Buonconsiglio (tutte strade promiscue e non vere e proprie ciclabili). Forse troverete qualche senso unico da affrontare all'inverso. Attenzione quindi alle auto!!
Giunti al'incrocio con Via Veneto si svolta a sinistra e ci si porta sulla statale 246. Da qui inizia il tratto più pericoloso (circa 1,5 km) in quanto è necessario attraversare la statale e procedere in direzione Arzignano su strada promiscua (non pista ciclabile) piuttosto trafficata.
Un km dopo la grande rotatoria troviamo a destra l'imbocco della pista ciclabile che costeggia per l'intera lunghezza il fiume Agno-Guà.
Il percorso risulta facilmente pedalabile, ben conservato e pulito, sono presenti su tutto il percorso parapetti che delimitano il greto del corso d'acqua e la campagna.
Gli incroci con le strade sono ben segnalati con segnaletica orizzontale bianca e rossa e con cartelli di colore blu che indicano la direzione da tenere.
I paesi toccati da questa ciclovia sono nell'ordine: Tezze di Arzignano, Trissino, Brogliano, Cornedo Vicentino e per finire Valdagno.
A Valdagno la pista si dirama per altre numerose vie, noi abbiamo deciso di portarvi con la nostra traccia nei pressi del Parco La Favorita per permettervi di passare qualche ora in assoluto relax in questo magnifico parco. Sulla Via Lungo Agno A. Manzoni è sufficiente svoltare a destra imboccando la Via Vittorio Emanuele Marzotto.



Itinerario ciclabile 1546800 - powered by Bikemap 

domenica 29 aprile 2012

Da Altavilla Vicentina al Monte Corno (Bocchetta Granezza) e ritorno

L'itinerario che abbiamo affrontato oggi è una delle nostre "classicissime", da Vicenza al Monte Corno.
Generalmente è un giro che affrontiamo a metà estate, quando in pianura c'è una grande afa, noi ne approfittiamo per andare al fresco in montagna.
Partiamo di buon'ora da Altavilla Vicentina e ci dirigiamo verso Dueville passando per il centro storico di Vicenza.
Raggiungiamo quindi Breganze attraverso vie secondarie e guadando il fiume Astico su un punto dove l'acqua è alta una ventina di centimetri.
Da Breganze imbocchiamo un breve sterrato che costeggia ancora il Fiume Astico e dopo qualche km di asfalto passiamo davanti a Villa Godi Malinverni costruita da Andrea Palladio nel 1542.
Oltrepassiamo la villa e seguiamo un sentiero sterrato che ne costeggia le mura e che ci fa sbucare sulla strada asfaltata, in 10 km di salita raggiungiamo Lusiana. Ne aggiungiamo altri 13 circa e ci portiamo alla massima quota di oggi: 1260 m sul Monte Corno a Bocchetta Granezza. Quassù è piuttosto fresco e un panino ce lo meritiamo proprio, perciò facciamo tappa al Rifugio Granezza.
Ripartiamo e percorriamo la strada a ritroso fino a Lusiana, poi deviamo per Salcedo, San Giorgio di Perlena, ripassiamo per Breganze, Montecchio Precalcino, Dueville ed infine Vicenza e Altavilla.


Itinerario ciclabile 1541527 - powered by Bikemap 

venerdì 27 aprile 2012

Colline ad est di Valdagno

Pasubio
Oggi siamo partiti da Valdagno per un giro misto tra asfalto e sterrati. A farci da battistrada c'è Nicola, un amico che abita in zona.
Partiamo da Valdagno e scendiamo per la pista ciclabile che costeggia il fiume Agno fino a Cornedo. Attraversiamo la Statale 246 e ci portiamo in quota fino la chiesa di Cereda di Cornedo, da lì imbocchiamo uno sterrato che ci porta in C.da Campipiani di Sotto, seguiamo la strada comunale delle Valli fino ad arrivare in C.da Faedo e successivamente in Loc. Roccolo Rossato. Scendiamo verso C.da Crestani superando "l'Omo dea Roccia" raggiungendo C.da Massignani e Loc. Cima. Attraverso il sentiero dei roccoli raggiungiamo Loc. Chiesetta del Mucchione e finalmente ritorniamo a Valdagno costeggiando il Parco della Favorita.
Un bel giro inedito che ci ha fatto ammirare dei bellissimi panorami.
Alla prossima



Itinerario ciclabile 1536741 - powered by Bikemap 

mercoledì 25 aprile 2012

Dai Colli Berici ai Colli Euganei

Oggi giro di allenamento in preparazione alla Via Francigena che affronteremo dal 19 Maggio. Il programma prevede di raggiungere i Colli Euganei valicando i Colli Berici.
Partiamo da Brendola e iniziamo a salire fino a Perarolo e successivamente a San Gottardo. Qui di salita ce n'è già abbastanza.
Raggiungiamo quindi Barbarano e Ponte di Barbarano attraversando San Giovanni in Monte e Mossano.
Attraversiamo la strada della Riviera Berica e ci dirigiamo verso Lovolo, costeggiamo il Monte Santo e raggiungiamo Teolo, meta del nostro giro. Lì facciamo una sosta in un bar frequentatissimo da ciclisti e motociclisti.
Ripartiamo dopo la breve sosta, i paesi che attravrseremo in successione sono: Villa, Treponti, Montemerlo, Cervarese Santa Croce, Villaganzerla e Ponte di Castegnero. Qui ci inseriamo nella nuova ciclabile che porta a Vicenza.
All'altezza di Longare decidiamo di uscire dalla ciclabile ed inerpicarci sulla celeberrima salita della Santa Tecla tutta sterrata. Arrivati all'apice scendiamo fino a Longara e riprendiamo nuovamente la pista ciclabile fino alle scalette di Monte Berico.
Proseguiamo per Gogna, passiamo per la zona industriale di Vicenza (poco trafficata oggi) ed arriviamo ad Altavilla Vicentina dove termina il giro.
E' stata un'ottima giornata di allenamento, soprattutto perchè non abbiamo sulle gambe (e sul sedere) queste lunghe distanze.
Prossima giornata di allenamento lungo, domenica 29 Maggio.
Alla prossima


Itinerario ciclabile 1533220 - powered by Bikemap