lunedì 23 giugno 2014

3° Giorno Novalja - Zadar (Zara) (80 km)


Niente da scherzare, ci sono salite con punte del 9 – 10% per belle distanza.


Qui, e siamo al terzo giorno, iniziano le prevedibili scaramucce per stabilire la gerarchia del gruppo.
C’è sempre una retrovia che mantiene alto il motto degli amici che pedalano (l’importante è arrivare), ma in testa al gruppo si inizia ad attaccare.


Tuttavia, in questo giorno anche piuttosto caldo, verso l’una si decide la sosta sul mare per uno spuntino.
Pasta con le cozze (anche qui dove non può il cuoco può la fame), innaffiata da boccali traboccanti di birra. È la dieta del ciclista? Alla prossima!



Arriviamo a Zadar abbastanza veloci, qualcuno (il capitano) non tiene propriamente in asse la traiettoria della bici, sicuramente colpa della molta acqua bevuta a pranzo.


A Zadar ci sistemiamo in un carino, anche se angusto, hotel del centro storico, si cena senza lode e senza infamia in un locale dentro un giardino con il cuoco che sfornava le pietanze estraendole da un inquietante cubo di  ferro che sobbolliva e fumava come una locomotiva.


La sera in mezzo ad una festante folla ci siamo visti il match Croazia – Messico, vinto tre a zero dal Messico.
Delusione sulle facce dei croati, ma bisogna dire, anche molta consapevolezza dei limiti della loro squadra.


Nel contesto anche la visita alla città che è bellissima.

Da ricordare che è stata veneziana dal 1203 (anno della seconda crociata) fino al 1797, caduta della Repubblica.

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